ANIMUS: BOZZOLO E CRISALIDE (I-IV)
Il titolo è un omaggio a quello che Barbara Hannah, in analisi da Jung, avrebbe voluto dare alle sue letture del 1962 Il problema dell’Animus nella donna moderna, che lei avrebbe invece voluto intitolare The Animus Cocoon, ma le fu rifiutato.
Jung sosteneva che l’intelletto e le conoscenze teoriche non sono tutto quello di cui abbiamo bisogno per l’assimilazione dei contenuti inconsci e soprattutto dei contenuti archetipici.
Solo quando questi contenuti appaiono soggettivamente fuori dalla psiche inconscia dell’individuo, attraverso il processo creativo impregnato di mistero, essi possono diventare una profonda esperienza di realtà. Barbara Hannah scrisse sull’Animus mettendo in gioco i propri vissuti, oltre ai vissuti delle donne che conobbe e delle autrici di cui studiò le opere e le vite: «È a partire dalla mia esperienza – questa piccola isola e pezzo di terra relativamente fermo – che sto tentando di scrivere sul problema dell’Animus».
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