Riflessioni sul pensiero femminile.

Sab 24/02/18 - dalle ore 17.30 alle 19.30
Docenti: a cura del Centro Studi

Parte fondamentale di una ricerca è una buona perimetrazione del tema, ma le perimetrazioni evolvono con la ricerca stessa, in questo caso più che mai…

Mettendo al centro l’impatto creativo che ha e ha avuto la donna nell’evoluzione della cultura e della consapevolezza dell’umanità, il gruppo ha l’obiettivo di andare alla ricerca di parole che parlino di pensiero femminile. Parole di donne che hanno creato in ambiti vari il loro racconto del processo creativo, attingendo a quella si può chiamare una personale sapienza femminile: coscienza antica e viva, custode di misteri, timida e a volte sfrontata, “una coscienza umida di sentimento, che risuona nella fisicità del corpo e che non è insensibile ai flussi dell’umore”.

Una coscienza paragonabile alla tecnica giapponese del “Kintsugi”: riempire la frattura di un oggetto rotto con dell’oro.

E’ possibile supporre che l’esperienza personale (fisica relazionale o sentimentale) per la donna sia una via privilegiata di conoscenza, rispetto a quella più riflessiva e intellettuale del maschile? O si tratta di un’affermazione arbitraria? E’ più difficile per una donna questa presa di distanza? Esiste un saper pensare femminile che non passi attraverso l’immersione? Possiamo dire che il sapere femminile debba passare attraverso il tradimento?

Queste ed altre le domande da cui partiranno le nostre riflessioni.

 

Conduttori: Adriano Alloisio, Laura Becatti, Paola Cesati, Ilaria Datta

 

La partecipazione è gratuita

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