ORIENTE E OCCIDENTE NEL PENSIERO DI JUNG (I-IV ANNO)
PSICOLOGIA ANALITICA
Via via che il modello occidentale con il suo carattere estrovertito, con la sua estremizzazione del pathos è messo in crisi dalla realtà dell’attualità, tanto più a me appare aprirsi l’abisso orientale centrato sull’introversione, la priorità del Soggetto, con la sua tendenza a divenire lo stesso creatore del reale.
Scrive Jung: “Poiché l’europeo non conosce il proprio inconscio, non capisce l’Oriente e vi proietta tutto ciò che teme e disprezza in sé stesso”.
Ma cosa teme di più l’estroverso, se non la decostruzione del reale?
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