I Moduli Didattici 2023-24

FERITA E DESTINO. LA FRECCIA DEL TEMPO
Docenti: Daniele Ribola

Qualcuno, in un certo momento della vita, ci ha inferto una ferita, che ha causato in noi una serie di conseguenze, di fragilità e di dolore. Possiamo lamentarci e piangere, e avremmo tutti i motivi per farlo. Ma la ferita è come un attrattore di Lorenz, genera caos e rovescia l’ordine consueto della psiche. Rumi, poeta iraniano del XIII secolo, ci dice che la ferita è un’apertura attraverso cui la luce entra dentro di noi. Uno sguardo profondo sulla ferita può rovesciare il senso della vita e perfino la freccia del tempo. Causa ed effetto possono attuarsi nel medesimo istante, o forse l’effetto arrivare prima della causa. Il destino era già presente all’inizio della nostra esistenza? E se fosse così, a cosa servirebbe attraversare il tempo della vita?

[4 moduli]

IL SOGNO COME NATURA E LA NATURA NEL SOGNO
Docenti: Simone Castellari, Daniele Ribola

L’essere umano sta di fronte alla natura, come la nostra coscienza di fronte al sogno. La tendenza a differenziarsi dal resto della natura, che ci ha caratterizzato, sembra aver seguito un’evoluzione simile a quella che ha percorso l’Io, nel differenziarsi dall’inconscio. Ma c’è un momento in cui la coscienza riposa e si parla un’altra lingua, quella dell’inconscio. È il tempo dei sogni. Jung scrive in Ricordi, sogni, riflessioni, “Secondo me i sogni sono natura, che non ha intenzioni ingannatrici, ma esprime qualcosa come meglio può, così come una pianta cresce o un animale cerca il suo cibo come meglio possono. Così anche gli occhi non vogliono ingannare, ma forse ci inganniamo perché gli occhi sono miopi. Oppure, sentiamo male perché le nostre orecchie sono piuttosto sorde, ma non sono le orecchie che vogliono ingannarci.” I sogni sono natura e si esprimono nel suo linguaggio. Se inconscio e natura hanno la stessa essenza, lo studio della natura può servire a comprendere i sogni e viceversa. Diventa quindi importante riconsiderare la posizione dell’Io nei confronti dell’inconscio nel quale naviga, così come quella dell’essere umano nei confronti della natura di cui è parte.

[6 moduli]

DIALOGHI SULL’ARTE, LA TERAPIA, LA CURA
Docenti: Ivan Paterlini, Daniele Ribola

In forma di dialogo, il corso si concentrerà sulla relazione analitica vista come opera viva e creativa, plasticamente aperta alla dimensione estetica e trasformativa, attraversando registri clinici, terapeutici e visioni complesse di cura in cui troveranno spazio arte, linguaggio poetico, apertura e dialogo tra psicologia junghiana e altri modelli teorici.

[6 moduli]

L’INTERPRETAZIONE DEI SOGNI NELLA PSICOLOGIA ANALITICA
Docenti: Giulia Valerio

La psicologia del profondo riconosce ai sogni una funzione importantissima: sono guida e rivelazione, accompagnano la vita diurna arricchendola di altre prospettive e significati, di quella antica saggezza che vive nel cuore e nella psiche collettiva. Il loro linguaggio è molto lontano da quello della coscienza, perché appartiene a un ordine inverso e a un’altra forma di coscienza: si esprimono per simboli, sono ricchi di motivi mitologici, raccolgono il passato e il futuro. Il seminario vuole affrontare in ogni incontro un aspetto del sogno, sia dal punto di vista teorico che da quello della prassi clinica, svolgendosi anche in maniera laboratoriale e condivisa.

[8 moduli]

ESSERE TERAPEUTI NELLA PSICOLOGIA DEL PROFONDO
Docenti: Giulia Valerio

Che cosa significa essere terapeuti, ed esserlo nella pratica della psicologia del profondo? Il tema, appassionante e controverso, ci interroga quotidianamente nella nostra prassi e nelle nostre relazioni: il corso vuole affrontarlo per snodi tematici, attraverso letture di testi di Jung e von Franz, di cui verranno offerti testi e riferimenti bibliografici. Parte degli incontri sarà dedicata a casi clinici ed esperienze attraversate.

[6 moduli]

IL MITO DELL’ANALISI
Docenti: Rossella Ricci

Il seminario si propone di avviare tra i partecipanti una riflessione sulla pratica terapeutica attraverso la lettura e il commento del testo di James Hillmann Il mito dell’analisi, partendo dalle aree tematiche e dalle figure trattate dall’autore: malattia, cura, anima, psiche, eros, traslazione, parola, immagini, mito, creazione, femminilità psicologica, coscienza dionisiaca, la fine e il fine dell’analisi.

[4 moduli]

IL COMPLESSO, TEORIA E CLINICA
Docenti: Rossella Ricci

Fondamento teorico che descrive la personalità e la psiche in una concezione sistemica e dissociabile, il complesso è pure un fondamento strutturale, la via regia all’inconscio. Jung specifica la nozione di complesso come “insieme di rappresentazioni, immagini e idee aggregate attorno ad una tonalità affettiva” in rapporto alle nostre emozioni e affetti ed anche come “unità vivente della psiche inconscia” in relazione al nucleo archetipico. Descrive l’azione perturbatrice e l’influenza dei complessi  sull’Io e sulla coscienza sia come “parti dotate di una certa autonomia”, sia come “personalità parziali”. Infine, i complessi appaiono spesso personificati nelle immagini oniriche. Riconoscere nel lavoro terapeutico la complessità e l’intreccio di questi fenomeni e aspetti, può orientare paziente e terapeuta alla comprensione delle trame complessuali e alla loro qualità.

[4 moduli]

INTRODUZIONE ALL’ALCHIMIA
Docenti: Laura Becatti, Gianluca Minella

Incontrando l’Alchimia, Jung riconosce il fondamento “storico” della sua psicologia analitica. Ne riconosce le concordanze considerando i processi degli alchimisti come proiezione sulla materia di processi psichici; uno spazio e un tempo dove psiche e materia erano senza soluzione di continuità. Jung passerà molti anni a studiare antichi scritti anche molto criptici, così come farà, su suo invito, la sua allieva M.-L. von Franz. Partiremo da alcuni termini tra i più ricorrenti del vocabolario alchemico per comprenderli alla luce della psicologia analitica per poi introdurre alcune letture alchemiche di diverse culture.

[4 moduli]

LUTTO, MORTE E TRASFORMAZIONE
Docenti: Laura Becatti, Gianluca Minella

“L’angoscia aspira alla cultura […] il senso rende quasi tutto sopportabile”, scrive Jung. Per Joseph Campbell l’elemento distintivo della specie umana che sta alla base del grande impulso creativo verso la mitologia come di ogni costruzione del senso è “la percezione dell’individuo come conscio di sé e consapevole del fatto che lui stesso, come tutto ciò che gli è caro, è destinato a morire”. Partendo dalle riflessioni freudiane sulla caducità della vita e sull’elaborazione del lutto, vogliamo affrontare il tema della morte all’interno della psicologia analitica di Jung come evento archetipico di radicale e vitale importanza, capace di portare la psiche sul confine, confrontandola con il limite, con la fine.

[4 moduli]

DIALOGARE CON L’ANIMUS
Docenti: Ilaria Datta

Da un lato, dialogare attraverso l’Animus: in questo caso la donna, nel produrre idee, convinzioni, pensieri, non passa attraverso il principio femminile che le è proprio, bensì attraverso l’Animus, una figura dell’inconscio. E dall’altro, “dialogare con”, nel senso di mettersi in una relazione di confronto e di reciproco scambio: il femminile si mette in dialogo con il maschile, essendo ora alla guida, ora facendosi guidare e talvolta andando gioiosamente a braccetto. Anche quando a condurre è l’Animus, se il dialogo è un confronto, il femminile veglia, come stella polare che al calar del sole orienta i marinai. Attraverso sogni, poesie, testi letterari e testimonianze storiche si cercherà di varcare il confine tra il dialogare per mezzo di una potente figura inconscia e il mettersi in dialogo con un Animus allenato al confronto.

[4 moduli]

MOBY DICK, UN’ESPERIENZA TRASFORMATIVA
Docenti: Ilaria Datta, Daniela Frau, Robert Mercurio

Come accade per le figure che appaiono nei sogni, nei personaggi di Moby Dick possiamo rintracciare i contenuti del mondo interiore: figure archetipiche, complessi, funzioni psichiche… Comprendere e assimilare tali impliciti è un’esperienza trasformativa e il lavoro di una vita. Seguiremo così Ishmael nel suo “viaggio notturno per mare” a caccia di Moby Dick. Viaggeremo capitanati da Jung e da altri autori, i quali ci garantiranno di mantenere il più possibile l’atteggiamento di Starbuck: “Coscienzioso, fuor dal comune come marinaio e dotato di una profonda reverenza naturale, [votato] fortemente […] a quel genere di superstizione che in certi individui sembra sorgere piuttosto, in qualche modo, dall’intelligenza e non dall’ignoranza”.

[6 moduli]

C’ERA UNA VOLTA… FIABE E TEMPO
Docenti: Paola Cesati

L’infinta varietà delle fiabe popolari si affianca a un’infinita ripetizione e questo le rende un osservatorio privilegiato per capire meglio la natura umana: i comportamenti, i problemi e le soluzioni tipiche dell’umano. Il riferimento al tempo è quasi una costante, ma le sue funzioni sono variabili. Talvolta gioca ruoli decisivi e, come un personaggio invisibile, pone condizioni, si nega, si allunga, dà e toglie speranze, scandisce o trasforma. Osservare l’azione e la forma del tempo in alcune fiabe ci permette di fare delle considerazioni sul rapporto tra coscienza e inconscio e sui processi trasformativi in analisi.

[6 moduli]

IL GIARDINO DEL PADRE
Docenti: Paola Cesati

Che giganteggi imponente e allegro come un re in un villaggio” o che si tratti di un “povero diavolo diventato padre per caso”, un padre può lasciare, a volte più per distrazione che altro, che il figlio intraveda l’esistenza di un mistero che lui stesso non ha mai capito. Si propone un laboratorio di riflessione, con l’aiuto di alcune fiabe e miti, sulle tensioni interne al campo simbolico del padre, tra unilateralità insterilite e nuove germinazioni.

[4 moduli]

SENSO E CONTENUTI DELLA PSICOLOGIA ANALITICA
Docenti: Paola Cesati, Michele Oldani, Giulia Valerio

All’inizio dell’anno, desideriamo condividere e proporre a più voci una riflessione sui temi fondativi della psicologia del profondo, le specificità teoriche che la rendono particolare nel panorama psicanalitico e le peculiarità curative che da questa visione discendono.

[1 modulo]

IL SOGNO: DIAGNOSI E PROGNOSI
Docenti: Daniele Ribola

Il sogno può aiutarci a comprendere la situazione psichica del paziente, a valutare lo stato complessivo della sua psiche, a prevedere se la sua struttura psichica è in pericolo oppure se i sintomi di cui si lamenta sono meno gravi di come appaiono. In una visione teleologica il sogno ci permette talvolta di poter esprimere una prognosi, o perlomeno di avere una prospettiva sul percorso futuro del paziente.  

[4 moduli]

JUNG, SCRITTI MINORI
Docenti: Ilaria Datta, Daniele Ribola, Rossella Ricci, Giulia Valerio

Il corso si propone di condividere alcuni testi brevi di Jung, che in nessun modo possiamo considerare ‘minori’, anche se talvolta meno frequentati.

Si svolgerà in forma seminariale, di lettura comune e di commento.

 

Giulia Valerio, Anima e morte (1934)

Ilaria Datta, Un mito moderno: le cose che si vedono in cielo (1958)

Daniele Ribola, L’uomo arcaico (1930)

Rossella Ricci, Empiria del processo di individuazione (1934-1950)

[8 moduli]

LETTURE JUNGHIANE: L’IO E L’INCONSCIO
Docenti: Laura Becatti, Gianluca Minella, Simone Castellari

Nel saggio Lio e l’inconscio del 1928 troviamo una delle prime sistematizzazioni organiche della psicologia di Jung, un primo tentativo di esposizione completa e concisa di quell’insieme di ipotesi sulla natura, struttura e dinamica della vita psichica cui Jung diede il nome di “psicologia analitica”. Come dice Mario Trevi il nucleo profondo di quest’opera sta “nell’implicito concetto d’individuazione come compito dell’uomo, vale a dire un processo per cui, con operazioni complementari di differenziazione e di integrazione, la personalità si costituisce in un tutto unitario e organico, e la sfera inconscia si integra con quella della coscienza, permettendo all’individuo di attingere a una pienezza di vita altrimenti sconosciuta”.

[6 moduli]

DALLA CREATIVITÀ INDIVIDUALE ALLA TRASFORMAZIONE COLLETTIVA
Docenti: Michele Oldani

Jung considera l’inconscio non solo come custode del passato ma anche come custode del futuro in quanto creativo produttore di simboli. Il simbolo, contenendo un’apertura alle possibilità, si fa portatore di progetto; e le progettualità individuali, non sempre e probabilmente solo in condizioni particolari, si intersecano con altre progettualità, determinando trasformazioni culturali. Gli uomini trasformano la cultura e dalla cultura vengono trasformati. Iniziato l’anno scorso, il corso si occuperà di alcune nuove costruzioni simboliche e della loro attualizzazione nella storia studiandone i riflessi dal punto di vista psichico; si avvarrà inoltre del contributo di esperti del mondo culturale.

[6 moduli]

DIFENDERSI DAI CAMBIAMENTI. FENOMENOLOGIA DEGLI IMPEDIMENTI ALLA TRASFORMAZIONE
Docenti: Michele Oldani

Continua con lo stesso tema il corso iniziato l’anno scorso. È sempre più frequente incontrare persone che chiedono aiuto perché provano un senso di vuoto psichico. Faticano a contattare emozioni e significato e si dichiarano incapaci di accedere alla ricchezza della sperimentazione sia nella vita che nel lavoro psicologico. Il corso si propone di rilevare le cause individuali e collettive del problema ipotizzando percorsi che, riattivando la capacità di sostenere tensioni psichiche, aprano la strada al lavoro trasformativo

[6 moduli]

PSICOTERAPIA NEI SERVIZI PSICHIATRICI
Docenti: Casimiro Dudek

Il corso affronterà il tema della psicoterapia nei servizi psi- chiatrici unendo due approcci: teorico e pratico. Saranno pre- sentate alcune linee guida, cliniche e relative al contesto dei servizi psichiatrici, indispensabili nel bagaglio di conoscenze di chi lavora come psicologo psicoterapeuta in questi servizi. Alcuni esempi possono essere la gestione delle emozioni in- tense e dei confini spesso labili tra il paziente e il terapeuta, e la capacità di lavorare in équipe con altre figure professionali. Una parte del corso si concentrerà invece sul progetto di Resi- denzialità Leggera per illustrare con esempi concreti il lavoro psicoterapeutico con persone affette da disturbi psichiatrici gravi.

LE SCHIZOFRENIE
Docenti: Giuseppe Lombardi

Il corso si articolerà attorno a tre temi: la storia del concetto di Schizofrenia, il contenuto della psicosi e l’approccio simbolico ai contenuti della psicosi secondo il modello di Jung.

[4 moduli]

IL CLUSTER PARANOIDEO
Docenti: Valeria Trapani

La natura intrinseca del fenomeno paranoideo, costituito e fondato su emozioni e meccanismi di difesa trasversali, si esplicita in differenti modalità ed intensità espressive, che ne costituiscono il continuum fenomenologico dalla psicologia alla clinica.

[5 moduli]

FARMACI E PSICOFARMACI, TRA BIOCHIMICA, RELAZIONE E RITO
Docenti: Valeria Trapani

I farmaci in generale e particolarmente gli psicofarmaci, più di altre categorie farmacologiche, sono “oggetti oscuri”, potenti nell’attrattiva e nel timore che suscitano. La loro prescrizione, somministrazione, assunzione perciò assume una gamma di significati non soltanto clinici, di intervento sintomatologico, ma anche relazionali tra paziente e cura, tra paziente e terapeuta. In forma di laboratorio si cercherà di incontrare questi aspetti della prescrizione farmacologica nelle diverse situazioni cliniche.

[4 moduli]

ANDALAS DE LIBERTADE (SENTIERI DI LIBERTÀ)
Docenti: Alessandro Coni

La follia è una patologia, ma può essere anche pensata come una dimensione dell’umano che, quando si radicalizza o si espande eccessivamente, può allagare un’esistenza complicandola terribilmente. Il precipitare nella follia comporta la perdita della libertà, la condanna alla latitanza dal mondo per evitare di essere incarcerati nel mondo. Il folle è condannato all’isolamento, all’insignificanza, all’impossibilità di scegliere. I sentieri che conducono alla libertà non possono essere affrontati in solitudine, occorrono compagni di viaggio forti, coraggiosi, leali, che sappiano rispettare il passo incerto e lento, che sappiano condividere il senso del procedere, anche quando incomprensibile, che sappiano dare dignità alla fragilità e voce alle emozioni indicibili che assalgono lungo il percorso.

[3 moduli]

TRAUMI PRECOCI ED EVENTI DISSOCIATIVI
Docenti: Magda Di Renzo

L’ampliamento del concetto di trauma consente di leggere le disarmonie e le mancate sintonizzazioni che si verificano fin dai primi giorni di vita nella diade madre-bambino e favorisce una lettura più completa dei disagi che si manifestano lungo l’arco dello sviluppo. L’attenzione agli stati dissociativi della psiche, interpretabili come difese-risorse e non solo come manifestazioni psicopatologiche, consente un approccio terapeutico più rispettoso dell’individualità del bambino. Per lavorare in dimensioni dissociative e post-traumatiche è necessario che il terapeuta sappia gestire strumenti di comunicazione non-verbale per favorire le integrazioni possibili, per consentire la condivisione delle esperienze e per poter accedere, grazie a queste, a una dimensione simbolica.

[3 moduli]

I SOGNI IN ETÀ EVOLUTIVA
Docenti: Magda Di Renzo

L’interpretazione dei sogni in età evolutiva richiede una particolare cautela. Il bambino, infatti, dice Jung, è sempre più prossimo all’inconscio collettivo e quindi alcuni elementi regressivi non vanno considerati come necessariamente problematici. Il bambino, inoltre, ha difficoltà a produrre associazioni sui propri sogni e spesso il disegno del sogno può aiutare a dar forma a contenuti altrimenti inesprimibili. Partendo dal Seminario di Jung I sogni dei bambini verranno presentate le linee interpretative e le possibilità di amplificazioni anche attraverso casi clinici.

[3 moduli]

PROCESSI CREATIVI NELL’INFANZIA E NEL BAMBINO CHE ABITA L’ADULTO
Docenti: Magda Di Renzo

Dice Jung: “È un impulso oscuro quello che alla fine decide della configurazione, un a priori inconscio preme verso il divenire forma… Su tutto questo processo sembra aleggiare un oscuro “saper di già” non solo della configurazione, ma anche del suo senso. Immagine e senso sono identici e come la prima si forma così il secondo si chiarisce.” La dimensione creativa affonda le sue radici nell’inconscio ed è una delle prime manifestazioni ad essere occultata quando un disagio interferisce nella normale evoluzione. Le manifestazioni dell’inconscio (sogni, disegni e gestualità) sono le sonde attraverso le quali contattare nuovamente quel fondo creativo che può rimettere in moto il processo immaginativo bloccato dal disagio e\o dalla patologia. Pur con le necessarie differenze (dovute al tipo di sviluppo raggiunto) i processi creativi riguardano sia l’infanzia sia l’età adulta e promuovono nei nostri setting la vitalità necessaria alla elaborazione dei nuclei conflittuali.

[3 moduli]

FONDAMENTI DI ETNOCLINICA
Docenti: Catherine Grandsard

Il corso propone un gli elementi di base su cui si fonda la disciplina etnoclinica: precursori, storia e sviluppo della disciplina; il dispositivo etnoclinico e l’inaugurazione di un nuovo modello terapeutico.

[3 moduli]

MÉTISSAGE E MATRIMONI MISTI
Docenti: Catherine Grandsard

Quali sfide psicologiche e educative comporta l’unione tra due persone che non appartengono allo stesso mondo, alla stessa cultura, alla stessa religione? A chi appartengono i bambini nati da queste unioni, che divengono sempre più frequenti nelle metropoli della globalizzazione?

[2 moduli]

TESTIMONIANZE DI ALTRI SISTEMI DI CURA E DI PREVENZIONE
Docenti: John Kossi Fiawoo, Giulia Valerio

Sono arrivati a noi filmati e documenti molto preziosi su rituali terapeutici assai diversi dai nostri, a cui spesso fanno riferimento i migranti, perché tuttora in uso. Jean Rouch, ingegnere ed etnologo, ha inaugurato il metodo del cinema verité, donandoci testimonianze che possono aiutrci a comprendere le basi di quel ‘mondo invisibile’ cui i guaritori si rivolgono. Accanto a questi, verranno offerti alcune immagini sui rituali tuttora vigenti nel paese dei Dogon del Mali, per mantenere vivi i flussi invisibili che collegano tutto l’universo.

[3 moduli]

RITI DI PASSAGGIO
Docenti: John Kossi Fiawoo, Giulia Valerio

Il passaggio all’età adulta viene segnato da rituali importanti, nelle altre civiltà, che hanno particolari intenzioni e caratteristiche. Accanto a questi vi sono rituali iniziatici, assai pericolosi, che aprono i confini tra il mondo del giorno e il mondo della notte, tra visibile e invisibile, tra conscio e inconscio: costituiscono il nucleo finale della formazione dei terapeuti. Verranno offerte esperienze vissute e testimonianze descritte da autori e da racconti tradizionali.

[3 moduli]

INIZIAZIONE E INDIVIDUAZIONE NELLA VILLA DEI MISTERI DI POMPEI
Docenti: Daniela Umiliata

Il lavoro di Daniela Umiliata, Rosso Pompei, pubblicato nel 2020, si occupa dello studio che fu portato avanti da Linda Fierz-David, una delle prime collaboratrici ed amica di Carl Gustav Jung, relativo agli affreschi della Camera dell’Iniziazione nella Villa dei Misteri a Pompei. Fu lo stesso Jung ad ispirare la ricerca sulle pitture che raffigurano l’iniziazione ai Misteri, di tipo orfico/dionisiaco, destinata alle donne in epoca Augustea. Il corso verterà sulla lettura psicologica delle scene dipinte, seguendo passo passo il percorso della donna iniziata, che diventa sempre più intenso e profondo, fino ad arrivare al compimento di una trasformazione. L’iniziazione è il modello più in analogia con il processo di individuazione, per come è inteso nell’ambito della psicologia junghiana.

[3 moduli]

TRAUMATOLOGIA E TRAUMATOFILIA
Docenti: Nathalie Zajde

Il traumatismo psichico è una patologia indotta da un avvenimento in cui il soggetto ha sfiorato la morte. Come poter comprendere che alcuni figli di migranti cercano di vivere continuamente queste esperienze limite? Come curare la traumatofilia?

[3 moduli]

TRA I SEGRETI DEL TERAPEUTA: GLI OGGETTI ATTIVI
Docenti: Tobie Nathan

Di cosa si sostanzia la pratica terapeutica? Dalle medicine tradizionali impariamo, accanto al valore degli esseri, degli antenati e delle presenze, il valore delle “cose”: degli oggetti attivi, dei feticci, degli amuleti, che tuttora fanno parte delle pratiche di guarigione e dimostrano la loro efficacia.

[2 moduli]

SUPERVISIONI DI ETNOCLINICA
Docenti: Roberto Maisto

Dopo la formazione specifica rivolta alle tematiche etnocliniche, questi moduli sono l’occasione di un laboratorio attivo su casi particolari da affrontare in maniera condivisa.

[3 moduli]

IL MITO DI ERACLE
Docenti: Paola Cesati, Giulia Valerio

Eracle vive all’incrocio tra forze naturali e sovrannaturali. Iniziato ai misteri della vita e della morte è  molto di più di un monolitico eroe dalla forza bruta; conteso tra desideri umani e divini, offre, senza alcun risparmio, una sorprendente narrazione delle differenti fatiche dell’uomo alle prese con il proprio destino.

[3 moduli]

DEL MITO
Docenti: Giulia Valerio

“Colui che crede di vivere senza mito o al di fuori di esso costituisce un’eccezione. Di più: è un uomo che non ha radici, senza un vero rapporto con il passato, con la vita degli antenati (che pure continua in lui) e con la società umana del suo tempo”, scrive Jung. Il corso vuole proporre un approccio alla dimensione mitica che costituisce il fondamento della psiche, dei sogni e del percorso individuativo. 

[3 moduli]

CORSO DI ASTROLOGIA INDIVIDUATIVA
Docenti: Daniela Lodigiani

“Io sono una stella che con voi va errando e che risplende sin dalle profondità.” Citando questo canto mitraico, Jung sosteneva che è l’archetipo che si costella alla nascita a determinare il destino, più che la realtà oggettiva dei genitori e della famiglia. Per questo era solito partire dal tema natale del paziente e affermava che da questo otteneva indicazioni altrimenti impensabili. Anche per Paracelso il cielo e la terra si congiungono dentro di noi, ci determinano e ci trascendono. Conoscere quindi la “costellazione individuativa” propria o dei propri pazienti, inscritta nel tema natale, è una via privilegiata di avvicinamento al nucleo profondo di ciascuno. Jung, Bernhard e molti loro seguaci hanno percorso questa via con costanza e fiducia. I segni zodiacali, i pianeti che li governano e le case verranno presentati per coppie di opposti, attraverso immagini, parole-simbolo ed esempi.

[6 moduli]

ANGELI RIBELLI: L’ORIGINE DELLA SEDUZIONE E DEL TORMENTO
Docenti: Raffaella Pozzi

Si affronterà questo tema tenebroso, che appartiene alla tradizione religiosa di tutte le culture e che, a pieno titolo, trova dimora nell’Ombra, alla luce della Psicologia analitica e della terapia di pazienti al confine fra patologia e possessione.

[2 moduli]

LABORATORIO SUL PRIMO COLLOQUIO (I-II)
Docenti: Michele Oldani

Il primo colloquio rappresenta un momento particolarmente importante della relazione terapeutica dato che, pur in presenza di un carico notevole di emozioni. Curiosità, timori e aspettative, tende comunque a strutturare le forme e i contenuti del futuro lavoro psicologico.

[6 moduli]

LABORATORIO SUL PRIMO COLLOQUIO (III-IV)
Docenti: Michele Oldani

Il primo colloquio rappresenta un momento particolarmente importante della relazione terapeutica dato che, pur in presenza di un carico notevole di emozioni. Curiosità, timori e aspettative, tende comunque a strutturare le forme e i contenuti del futuro lavoro psicologico.

[6 moduli]

IL TEATRO DELL’OPPRESSO
Docenti: Rui Frati

Tre giornate di laboratorio teatrale, con giochi, esercizi e improvvisazioni. Elementi fondatori del collettivo: la fiducia in sé stessi per esistere nel gruppo; il protagonista, l’antagonista e la nozione di conflitti creativi; la socializzazione dei conflitti; la creazione di scene teatro forum. Alla fine della terza giornata, confronto, condivisione del lavoro prodotto in interno con un pubblico invitato. Dibattito teatrale interattivo su alcuni temi emersi durante il workshop.

[8 moduli]

ESERCITAZIONI (I ANNO)
Docenti: Alessandra Bertolotti, Michele Oldani

Esercitazioni riservate agli allievi su situazioni, sogni, primi colloqui, prese in carico secondo le modalità della psicologia del profondo.

[6 moduli]

ESERCITAZIONI (II anno)
Docenti: Elisabetta Vaira, Giulia Valerio

Esercitazioni riservate agli allievi su situazioni, sogni, primi colloqui, prese in carico secondo le modalità della psicologia del profondo.

[6 moduli]

ESERCITAZIONI ETÀ EVOLUTIVA (I-IV anno)
Docenti: Michele Oldani

Esercitazioni riservate agli allievi su situazioni, sogni, primi colloqui, prese in carico secondo le modalità della psicologia del profondo.

[6 moduli]

DISCUSSIONI DI CASI CLINICI (III anno)
Docenti: Giulia Valerio

I gruppi sono tenuti dai docenti di Psicologia analitica, di Età evolutiva e di Etnopsicoterapia con cadenza mensile e sono rivolti agli allievi in formazione della scuola di psicoterapia.

[6 moduli]

DISCUSSIONI DI CASI CLINICI (III anno)
Docenti: Laura Becatti, Roberto Maisto

I gruppi sono tenuti dai docenti di Psicologia analitica, di Età evolutiva e di Etnopsicoterapia con cadenza mensile e sono rivolti agli allievi in formazione della scuola di psicoterapia.

[6 moduli]

DISCUSSIONI DI CASI CLINICI (IV anno)
Docenti: Daniele Ribola

I gruppi sono tenuti dai docenti di Psicologia analitica, di Età evolutiva e di Etnopsicoterapia con cadenza mensile e sono rivolti agli allievi in formazione della scuola di psicoterapia e del master per psichiatri

[6 moduli]

DISCUSSIONI DI CASI CLINICI (IV anno)
Docenti: Rossella Ricci, Valeria Trapani

I gruppi sono tenuti dai docenti di Psicologia analitica, di Età evolutiva e di Etnopsicoterapia con cadenza mensile e sono rivolti agli allievi in formazione della scuola di psicoterapia e del master per psichiatri.

[7 moduli]

DISCUSSIONI DI CASI CLINICI (III anno)
Docenti: Paola Cesati, Ilaria Datta

I gruppi sono tenuti dai docenti di Psicologia analitica, di Età evolutiva e di Etnopsicoterapia con cadenza mensile e sono rivolti agli allievi in formazione della scuola di psicoterapia.

[6 moduli]

DISCUSSIONI DI CASI CLINICI (IV anno)
Docenti: Giuseppe Lombardi

I gruppi sono tenuti dai docenti di Psicologia analitica, di Età evolutiva e di Etnopsicoterapia con cadenza mensile e sono rivolti agli allievi in formazione della scuola di psicoterapia e del master per psichiatri.

[2 moduli]

DISCUSSIONI DI CASI CLINICI (I-IV anno)
Docenti: Roberto Maisto

I gruppi sono tenuti dai docenti di Psicologia analitica, di Età evolutiva e di Etnopsicoterapia con cadenza mensile e sono rivolti agli allievi in formazione della scuola di psicoterapia.

[3 moduli]

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