Master biennale in psicoterapia dell’età evolutiva
PROGRAMMA DEL PRIMO ANNO
Responsabili: Michele Oldani e Elena Gabrieli
Il corso vuole approfondire la naturale complessità dell’età evolutiva nelle sue declinazioni psicologiche e sociali, con particolare attenzione alle distorsioni del percorso di crescita e alla loro definizione. Il Master ha durata biennale; sono previste dieci giornate di seminari e lezioni e la possibilità di frequentare alcuni corsi della Scuola con tematiche affini. Il programma, le date e i costi sono in via di definizione e verranno aggiornati al più presto.
PROGRAMMA
Michele Oldani e Elena Gabrieli
CORSO SULL’ETÀ EVOLUTIVA (I-IV anno)
Le tecniche e gli obiettivi che ci poniamo nella terapia dipendono profondamente dalla visione che si ha della psiche del bambino. Durante il corso si tratteranno in primis alcuni studiosi scelti che, nella tradizione psicoanalitica, hanno portato contributi fondamentali dando forma alla possibilità di approfondire il bambino e la formazione della sua personalità sulla base dell’ambiente primario in cui egli è inserito. Tali studi hanno dato un così ampio spazio alla centralità del genitore reale da coinvolgerlo massicciamente nella psicoterapia del bambino, fino ad arrivare alla conduzione di intere terapie in cui la metodologia prevede che il genitore sia costantemente presente nella stanza di terapia dall’inizio alla fine), o per una prima parte della stessa. Per quanto invece concerne la tradizione junghiana, Michael Fordham ha concettualizzato l’idea di un Sé originario o primario, guardando quindi al bambino come individuo separato dalla madre, nonostante le sia profondamente legato. Ciò ha dato vita ad una corrente psicoterapeutica in cui al bambino viene riconosciuta una sua propria individualità ed alle figure genitoriali un’importanza basilare più come immagini archetipiche che come figure reali, nonostante queste ultime certamente influenzino le stesse. Nella visione odierna le due visioni, di cui è fondamentale avere consapevolezza, si compenetrano in differenti modalità, con accenti differenti in base alle mappe con cui si guarda all’umano.
- Dal bambino perverso polimorfo al lavoro di Anna Freud con i bambini
- Melanie Klein e M. Mahler
- Winnicott e il gioco
- Winnicott e il gioco
- Fordham: Sé primario, archetipo, deintegrazione e reintegrazione
- Fordham: implicazioni metodologiche
[6 moduli]
Magda Di Renzo
LE ORIGINI DELLA PSICOANALISI INFANTILE (I-IV anno)
Anna Freud: l’osservazione del bambino e l’elaborazione di una psicologia psicoanalitica.
Melanie Klein: la relazione d’oggetto e l’universo della psicosi.
Le controversie tra le due scuole e i principali esponenti della scuola viennese e di quella inglese.
Donald Winnicott: esponente del gruppo degli indipendenti. La centralità della relazione madre-bambino. L’area transizionale e il gioco come dimensioni culturali. Importanza dell’holding e dell’handling per il processo di insediamento della psiche nel soma.
[3 moduli]