Immaginare il futuro
Daniele Ribola dialogherà con Marco Manzoni sul suo ultimo lavoro.
Un giorno chiesero a Jung se pensava che ci sarebbe potuta essere una Terza guerra mondiale atomica. Jung rispose: “Dipenderà dal numero di individui capaci di reggere interiormente la tensione degli opposti”. Risposta tremenda, ci sembra, perché fa dipendere il futuro dell’umanità da una questione che non è politica, né sociologica, né antropologica, e neppure scientifica o tecnologica, ma puramente psichica. Ognuno dovrà imparare a reggere dentro di sé la tensione degli opposti.
L’incapacità di reggere questa tensione si manifesta, dal punto di vista di Jung, come dissociazione oggettiva, psicosi collettiva, guerra concreta e nucleare.
Il lavoro per salvare la Terra e l’umanità comincia da questo modesto micro mondo interiore. La salute della Terra e dell’umanità dipenderà dalla quantità di individui capaci di questa interiorizzazione, capaci cioè di non proiettare nel mondo il loro conflitto interiore. Poiché il mondo interno e quello esterno sono l’uno il riflesso dell’altro, ci chiediamo come si manifesta nel mondo questa polarità conflittuale, come la possiamo riconoscere e trattare, quali alternative possiamo immaginare e, soprattutto, cosa dicono di questi enormi problemi i grandi saggi della nostra epoca.
Ecco le questioni che porremo al nostro ospite Marco Manzoni, attraverso il suo ultimo e fondamentale lavoro: “Salvare il futuro. Dall’Homo hybris all’Homo pathos”