Archivio 2021|2022

L’oca fa parte degli animali disprezzati, perché preziosi in ogni loro parte. Nel mito e nel rito invece è cavalcatura di divinità dall’India alla Grecia antica, dotata di saperi misterici perché abile tuffatrice, compagna del volo sciamanico, sentinella nei pericoli notturni, garante della purezza del cuore e dell’innocenza dell’anima, a suo agio in tre elementi cosmici, segreta maestra di percorsi individuativi.
[I-IV anno | 3 moduli]

Cane e gatto, nell’immaginario comune, rappresentano una coppia di opposti. Li vediamo ben ritratti in due poesie. Alda Merini scrive sul cane: “Anima che accarezzo a sera, e sei un cane stanco, ma un cane sempre fedele. Un cane che balbetta un nome: padrone, padrone mio. Non lasciarmi anima cane, non lasciarmi mai.” Pablo Neruda scrive, sul gatto: “Oh piccolo imperatore senz’orbe, conquistatore senza patria, minima tigre di salotto, nuziale sultano del cielo.” Attraverso i lati di luce e d’ombra, riflessi dal cane e dal gatto, nei sogni, nei miti e nelle fiabe, si approfondirà anche la dinamica di introversione e di estroversione legata al simbolismo archetipico di questi due animali domestici.
[I-IV anno | 4 moduli]

Non siamo noi a «spiegare» la simbologia del cervo, ma è il cervo a parlare, a suggerire chi è e cosa vuole. Si vedrà come, nelle leggende, nei miti, nei sogni, è sempre il cervo che si fa avanti e ci contatta, ci interpella, ci ferma, ci guida o fugge da noi, portando chi lo insegue in luoghi sconosciuti. Afflitto addirittura, suo malgrado, da una sorta di eccedenza simbolica, il cervo è l’animale delle origini, dell’inizio, del limite fra essere e non essere.
[I-IV anno | 3 moduli]

Insieme alla progressione, la regressione va a costituire la coppia di opposti che indica il tipo di trasformazione della libido. Lo sguardo di Jung è rivolto principalmente verso l’orientamento dell’energia e rivela conseguentemente un atteggiamento diverso rispetto a quello di Freud per il quale la regressione è quasi sempre fenomeno negativo. Senza negare i pericoli che rappresenta nel momento in cui si ponga come stazionamento prolungato e improduttivo, Jung individua nella regressione una potenzialità positiva, quindi momento psichico da sostenere in terapia.
[I-II anno | 6 moduli]

In uno scritto del 1930 Jung affronta un tema che lui stesso de-finisce assai complesso e che consiste nel tentativo di descri-vere il quadro di un’intera vita psichica, dalla culla alla tomba. Individua quattro fasi essenziali del processo di trasformazio-ne psichica legato alle età, una prima che va dalla nascita alla pubertà, una che si spinge sino alla metà della vita, una terza che prende avvio dalla crisi dei quarant’anni e l’ultima che si colloca nell’area della vecchiaia. Ogni fase presenta comples-sità e finalità specifiche di cui ogni terapia deve tenere conto. Il corso, oltre ad offrire uno sguardo sullo scritto, intende interrogarsi su quanto i profondi cambiamenti sociali avvenuti nell’ultimo secolo abbiano modificato la percezione delle età della vita imponendoci una rideterminazione delle finalità psi-chiche delle stesse.
[I-IV ANNO | 6 moduli]

Il corso si pone come finalità l’approfondimento di alcune delle ricerche più significative sui tipi psicologici, a partire dalla formulazione di C.G. Jung e delle considerazioni di M.-L. von Franz. La tipologia può mettere in evidenza come le differenze tra gli individui arricchiscano e/o complichino la relazione analitica. Possiamo osservare come la tipologia si presenti nei sogni o nelle dinamiche energetiche-complessuali. Per il lavoro analitico la tipologia è una sorta di mappa che aiuta a muoversi tra i diversi campi relazionali, primo tra tutti quello ARTE E PSICHE che viene a crearsi tra terapeuta e paziente, coinvolgendo gli aspetti consci ed inconsci di entrambi. Conoscere la propria equazione personale è un compito etico e creativo. Verranno approfonditi i diversi atteggiamenti e le dinamiche creative intrapersonali ed interpersonali, trattando alcune nozioni come “coscienza” ed “inconscio”; “soggetto” e “oggetto”, “introversione” ed “estroversione”, “empatia” ed “astrazione”.
[I-IV anno | 4 moduli]

Storia, fenomenologia, teorie eziopatogenetiche, psicodinamica, clinica, categorie diagnostiche, terapia del vasto e complesso universo del quadro ossessivo, dalle sue “normali” espressioni, al tratto, alla nevrosi fino ai disturbi di personalità.
[III-IV anno | 4 moduli]

Si faranno considerazioni generali sulla psicologia dell’uso di alcol nella cultura occidentale prendendo in considerazione le radici mitiche di tale uso. Si esamineranno poi gli aspetti complessuali, in particolare la correl-zione fra emergenza pulsionale e uso di alcol. Infine si tratteranno i disturbi legati all’uso di alcol secondo la nosografia tradizionale che distingue tra alcolismo cronico semplice e psicosi alcolica.
[I-IV anno | 6 moduli]

Famiglia e scuola sono strutture necessarie per la crescita psicologica del bambino e dell’adolescente. Il loro operato si interseca con gli elementi costitutivi della personalità dei ragazzi, tendendo a sovrapporsi ad essi o a integrarli creativamente. Il necessario rapporto tra il terapeuta e tali strutture arricchisce e condiziona contemporaneamente il suo lavoro creando a volte situazioni di disagio e interrogativi sulle modalità , sui tempi e sulle forme dell’interazione. I due moduli concentreranno la loro attenzione su queste dinamiche.
[I-IV anno | 1 moduli]

Famiglia e scuola sono strutture necessarie per la crescita psicologica del bambino e dell’adolescente. Il loro operato si interseca con gli elementi costitutivi della personalità dei ragazzi, tendendo a sovrapporsi ad essi o a integrarli creativamente. Il necessario rapporto tra il terapeuta e tali strutture arricchisce e condiziona contemporaneamente il suo lavoro creando a volte situazioni di disagio e interrogativi sulle modalità , sui tempi e sulle forme dell’interazione. I due moduli concentreranno la loro attenzione su queste dinamiche.
[I-IV anno | 1 moduli]