Eventi

Sab 11/01/20 - dalle ore 9.30 alle 16.30
INTRODUZIONE ALLA SIMBOLOGIA DEI TAROCCHI
Docenti: Claudio Widmann

I tarocchi sono un mazzo di 78 carte diviso in due serie: 56 arcani minori e 22 arcani maggiori. Gli arcani minori sono le comuni carte da gioco, divise in quattro semi (per esempio: coppe, denari, bastoni, spade); gli arcani maggiori o “trionfi” sono figure manifestamente simboliche, come si intuisce già dalla loro denominazione: Matto, Bagatto (o Mago), Papessa (o Giunone), Imperatrice, Imperatore (o Giove), Papa, Innamorati (o Amore), Carro, Giustizia, Eremita, Ruota della Fortuna, Forza, Appeso (o Impiccato), Morte, Temperanza, Diavolo, Torre (o Casa di Dio), Stelle, Luna, Sole, Giudizio (o Angelo), Mondo. L’iconografia dei tarocchi nasce in seno all’enciclopedismo medioevale e affonda le radici nella mitologia classica. Reinterpretazioni successive ad opera di pittori e illustratori amplificano l’aspetto simbolico di queste immagini in ogni loro dettaglio. Nel XVIII secolo l’esoterismo francese sviluppa il loro significato in direzione spiritualistica e, da strumento di gioco, i tarocchi diventano strumento di divinazione.

Dal punto di vista analitico sembra possibile che le 22 lame dei tarocchi illustrino simbolicamente il processo di individuazione. Ne è indizio il fatto che l’arcano numero uno rappresenta il Bagatto (l’uomo misero, ma anche mago e artifex) e che l’arcano numero ventuno (il Mondo) è un mandala con tutte le caratteristiche della totalità ordinata e armonica. Disponendo gli arcani in cerchio (“rotat” è un abusato anagramma di “tarot”) l’arcano numero zero (il Matto) viene a trovarsi all’inizio del percorso, quale immagine di squilibrio e follia e contemporaneamente alla fine del percorso, quale immagine della “divina follia” che caratterizza l’anthropos pienamente realizzato.

È suggestiva l’ipotesi che gli arcani che si situano fra i due estremi rappresentino un iter ordinato e che configurino le tappe progressive del processo di individuazione, con la possibilità che illustrino anche una via femminile o “umida” e una via maschile o “secca” all’individuazione. Tuttavia, il fatto che i tarocchi siano carte da gioco, nate per essere mescolate e riordinate in continuazione, suggerisce che ogni percorso individuativo è variabile, mobile e soggettivo.

La partecipazione per l’intera giornata richiede un contributo di  120,00 (80,00 € per i soci).

(È necessario iscriversi contattando la segreteria della scuola)

Sab 14/12/19 - dalle ore 16.30 alle 18.30
IL RAGAZZO CHE CATTURÒ IL VENTO (2019) di Chiwetel Ejiofo
CINEFORUM | Il PADRE

Quest’anno il cineforum intende affrontare un tema al centro del dibattito psicoanalitico e sociologico degli ultimi decenni: il Padre. Quando si parla della figura e funzione del padre il discorso tende a estremizzarsi: da immagini vicine al padre castrante dell’Edipo freudiano, al padre in crisi e assente di cui si parla molto oggi. Negli ultimi anni sono stati diversi i film che hanno toccato questo tema: ne abbiamo scelti quattro. Come nel lavoro simbolico, la nostra speranza è di mettere a confronto queste polarità, per costruire durante i quattro incontri un’immagine di Padre nuova e contemporanea.

Nel piccolo villaggio del Malawi il tempo scorre lento e cadenzato dai colpi del mortaio sul grano… Il raccolto è il cuore pulsante che permette la sopravvivenza della famiglia di William, giovane studente che tenta di cambiare il proprio destino. Si deve però confrontare con la Legge del Padre, una dimensione in cui il dogma familiare e la paura del disconoscimento di potere, diventano più importanti della vita stessa. L’amore dovrà soccombere di fronte alla rigidità della legge demiurgica. Giunge allora il soffio del vento, come un dolce e numinoso messaggio nel cuore e nella mente di William. Vento e Acqua siglano la rinascita della vita nuova. Quel soffio, che è padre e madre, diviene uno spirito di feconda trasformazione.

Presentazione di Giovanni Aricò e Claudia Finetti. 

Ingresso libero

Sab 23/11/19 - dalle ore 16.30 alle 18.30
NEBRASKA (2013) DI Alexander Payne
CINEFORUM | Il PADRE

Quest’anno il cineforum intende affrontare un tema al centro del dibattito psicoanalitico e sociologico degli ultimi decenni: il Padre. Quando si parla della figura e funzione del padre il discorso tende a estremizzarsi: da immagini vicine al padre castrante dell’Edipo freudiano, al padre in crisi e assente di cui si parla molto oggi. Negli ultimi anni sono stati diversi i film che hanno toccato questo tema: ne abbiamo scelti quattro. Come nel lavoro simbolico, la nostra speranza è di mettere a confronto queste polarità, per costruire durante i quattro incontri un’immagine di Padre nuova e contemporanea.

Un uomo anziano, parzialmente demente e con problemi di alcolismo, vede in un falso premio milionario la possibilità di riscatto di una vita fallita. Prova a partire a piedi, non potendo più guidare, mettendosi così in pericolo. Non riuscendo a farlo desistere, il figlio minore (anche lui con il peso di diversi fallimenti) decide di accompagnarlo in auto. Un lungo viaggio inutile, con una meta illusoria, rende possibile il riavvicinamento fra un uomo e il padre, senex-senile. Mentre la vanità dell’obiettivo è palese fin dall’inizio, ciò a cui il viaggio realmente conduce è la cura del rapporto padre-figlio. Il condividere l’impresa fallimentare e un lungo e lento viaggio, porta quindi a un successo più grande: la riparazione di una funzione paterna deficitaria.

Presentazione di Claudio Agosti e Giovanni Aricò. 

Ingresso libero

Sab 16/11/19 - dalle ore 11.30 alle 13.30
INCONTRARE L’ALTERITÀ
L'ospite inattesoDocenti: Riccardo Rondelli

Il mondo interno e il mondo esterno si rispecchiano costantemente l’uno nell’altro, sono numerose le figure che incontriamo sui sentieri che percorriamo in questi due mondi nel corso della nostra vita, alcune di esse ci sono straniere.

L’incontro con lo straniero può diventare scontro, l’ospite può diventare nemico, così non è più benvenuto, diventa un intruso e un disturbatore perché lo si percepisce armato, avido e minaccioso, si perde così tristemente la ricchezza e il dono della sua presenza.

Ingresso libero

Sab 16/11/19 - dalle ore 09.30 alle 11.30
DALLA TIPOLOGIA ALLA DIVERSITY AND INCLUSION
L'ospite inattesoDocenti: Elena Sarati, Laura Becatti

L’importanza del lavoro di Jung sulla tipologia sta nel riconoscimento delle diversità nella struttura dell’organizzazione psichica dei singoli individui che porta a differenti sguardi sul mondo a volte tra loro non comprensibili.

Se da un lato relativizza l’esperienza fenomenologica come interpretazione di questa da un determinato punto di vista, dall’altro invita all’apertura e integrazione di modi altri di entrare nelle cose; invito che si rivolge sia all’intrapsichico (nella considerazione, per esempio, delle nostre funzioni meno “adeguate” e quindi meno considerate) che all’interpsichico (verso chi consideriamo “diverso” per genere, cultura, età, colore ecc.). Particolarmente attuali sono le parole di Jung in questi tempi in cui il tema della diversità è quotidianamente presente, sia come problema che come risorsa.

Pensiamo che per l’uno e per l’altra la via sia l’inclusione e l’integrazione, intendendo con ciò non qualcosa che addomestica o appiattisce rendendo tutti più o meno uguali, ma che accoglie e valorizza il diverso come portatore di rinnovamento. Da qualche anno nelle aziende si investe su progetti di Diversity and Inclusion nel tentativo di dare risposte a esigenze sempre più impattanti nelle organizzazioni.

La sfida della D&I è vissuta come strategica da molte aziende ed è un tema particolarmente sentito nelle multinazionali che devono mantenere l’equilibrio tra obiettivi di business in una società sempre più globalizzata, la multiculturalità del Gruppo a cui appartengono e la gestione quotidiana dell’inclusione nelle dimensioni locali.

Fondamentale in questa sfida è il ruolo di HR (Risorse Umane), che ha il compito di diffondere la cultura dell’inclusione e il rispetto del patrimonio delle diversità individuali confrontandosi al tempo stesso con una realtà in continuo cambiamento.

Ingresso libero

Sab 16/11/19 - dalle ore 11.30 alle 13.30
FILM EVENTO: GIRAFFADA (2013), DI RANI MASSALHA
Docenti: Ilaria Datta

Yacine, un veterinario che vive e lavora nel West Bank, ha stretto uno speciale legame con la coppia di giraffe presenti nello zoo.

Quando la giraffa maschio, durante un attacco aereo israeliano, viene uccisa, la giraffa femmina, incinta, inizia a lasciarsi andare per il dolore.

Yacine, per evitare che l’animale si lasci morire, inizia un rocambolesco viaggio, attraversando il confine, alla ricerca di un altro esemplare maschio.

Ingresso libero

Sab 26/10/19 - dalle ore 10.30 alle 17.00
Sandplay Therapy. Nuovi approcci al metodo.
Docenti: Michele Oldani

Il Circolo di via Podgora e la scuola di specializzazione in psicoterapia Li.S.T.A. di Milano propongono un corso propedeutico alla Sandplay Therapy, in cui verranno illustrate, approfondite e discusse alcune potenzialità di questo metodo, inaugurata da Dora Kalff a Zurigo, allieva di C. G. Jung e del maestro zen Suzuki, studiandone le potenzialità individuative, cliniche ed etnocliniche. Accanto a momenti più teorici vi saranno laboratori esperienziali, grazie allo studio attrezzato per la Sandplay presente nella sede della scuola.

Ottavo incontro del corso 2019 (secondo anno) sulla Sandplay Therapy. Il corso ha durata biennale e si svolge in forma seminariale e partecipata.

La partecipazione per l’intera giornata richiede un contributo di  120,00 (80,00 € per i soci).

(È necessario iscriversi contattando la segreteria della scuola)

Sab 19/10/19 - dalle ore 10.30 alle 17.00
Sandplay Therapy. Laboratorio di Sandplay Therapy.
Docenti: Giulia Valerio

Il Circolo di via Podgora e la scuola di specializzazione in psicoterapia Li.S.T.A. di Milano propongono un corso propedeutico alla Sandplay Therapy, in cui verranno illustrate, approfondite e discusse alcune potenzialità di questo metodo, inaugurata da Dora Kalff a Zurigo, allieva di C. G. Jung e del maestro zen Suzuki, studiandone le potenzialità individuative, cliniche ed etnocliniche. Accanto a momenti più teorici vi saranno laboratori esperienziali, grazie allo studio attrezzato per la Sandplay presente nella sede della scuola.

Sesto incontro del corso 2019 (primo anno) sulla Sandplay Therapy. Il corso ha durata biennale e si svolge in forma seminariale e partecipata.

La partecipazione per l’intera giornata richiede un contributo di  120,00 (80,00 € per i soci).

(È necessario iscriversi contattando la segreteria della scuola)

Ven 04/10/19 - alle ore 18.00
L’uomo vitruviano e l’Unus Mundus
Docenti: Daniele Ribola, Anton Summerer

L’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci: un disegno tra arte e scienza con una storia particolare diventato simbolo del Rinascimento e non solo rappresentando la ricerca umana dell’armonia e dell’unità nelle dualità.

Una riflessione sull’Unus Mundus.

Ingresso libero

Ven 20/09/19 - alle ore 18.00
Psicoterapia junghiana. Attualità e attuabilità.
Docenti: Michele Oldani, Giulia Valerio

 

“In quanto psicologi abbiamo innanzitutto il compito
e il dovere di comprendere la situazione psichica
del nostro tempo”, C. G. Jung

 

Nel tempo della transizione, attraversato da turbolenze imprevedibili e mutamenti sociali, culturali e psicologici complessi anche la psiche si modifica e si trasformacome le forme del disagio e della psicopatologia. I giovani sembrano essere i veri protagonisti, con le loro fragilità ma anche con le loro innumerevoli potenzialità
e risorse.

Una civiltà, la nostra, sempre più orientata all’unilateralità, strutturata su una forma di coscienza che scarta piuttosto che includere. E il rapporto con l’alterità pare essere quello più offeso nella possibilità di ospitare l’altro dentro di noi in tutte le sue forme, soprattutto quelle più piccole, incapaci e disadattate.

Il pensiero di Jung è ancora attuale? La sua prassi terapeutica attuabile oggi?

Ingresso libero

23 Ottobre 2024 © Scuola LI.S.T.A. Circolo di via Podgora | Via Illirico 18 20133 MILANO +39 02 39834097 | +39 345 8564612 | P.I. 03688930969 | Privacy & Cookie