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ARTE E FOLLIA (I-IV)
Psicologia Analitica

L’artista è chiamato dalla sua stessa vocazione a perseguire, nella propria ricerca di nuove forme artistiche e percettive (i “percepta” di Deleuze in Che cos’è la filosofia?), una certa eccentricità nell’esposizione all’inconscio.

Di qui il dilemma in cui si trova tra creatività e follia (vedi Jasper, Genio e follia). 

In questo tema si introducono le dinamiche archetipiche dei nostri pazienti tra l’essere afferrati da contenuti cosiddetti psicotici e le sirene della coscienza collettiva.

[5 moduli]

LABORATORIO SU CASI CLINICI (III-IV)
Psicologia AnaliticaDocenti: Valeria Trapani, Giulia Valerio

Alcuni casi clinici, trattati e presentati dai docenti, saranno elaborati dagli allievi in piccolo gruppo.

[4 moduli]

ALCUNE RIFLESSIONI SULLE PATOLOGIE BORDERLINE (III-IV)
Psicologia Analitica

L’attualità delle patologie borderline è evidente e ci spinge, in quanto junghiani, ad avventurarci in alcune tematiche, specificatamente nostre, che riguardano le personalità multiple e i fenomeni dissociativi di questo tipo di patologie in relazione alla fenomenologia del Sé. 

Non solo, la difficoltà di questi pazienti a cogliere la propria storia, legata all’inconscio personale, sembra costellare una ipertrofia dell’Ombra del Sé. Questo corso prevede anche un certo ri-esame delle tematiche borderline, quali sono viste nella letteratura freudiana sul tema.

LABORATORIO SUL COLLOQUIO CLINICO (I-II)
Psicologia AnaliticaDocenti: Michele Oldani

Ogni colloquio porta con sé un carico significativo di emozioni, curiosità, timori e aspettative anche quando sembra incanalarsi nell’alveo della consueta ripetizione di tematiche già evidenziate. 

Spetta all’analista rintracciarne le varianti significative mantenendo viva l’attenzione nei confronti delle dinamiche intrapsichiche e delle vicende relazionali con particolare riguardo ai meccanismi trasferali e controtransferali che nel colloquio stesso si sviluppano.

[3 moduli]

LABORATORIO SUL COLLOQUIO CLINICO (III-IV)
Psicologia AnaliticaDocenti: Michele Oldani

Ogni colloquio porta con sé un carico significativo di emozioni, curiosità, timori e aspettative anche quando sembra incanalarsi nell’alveo della consueta ripetizione di tematiche già evidenziate.

Spetta all’analista rintracciarne le varianti significative mantenendo viva l’attenzione nei confronti delle dinamiche intrapsichiche e delle vicende relazionali con particolare riguardo ai meccanismi trasferali e controtransferali che nel colloquio stesso si sviluppano.

[3 moduli]

LETTURE SULL’OMBRA (I-II)
Letture junghiane a cura del Centro StudiDocenti: Laura Becatti, Paola Cesati

«Ognuno di noi è seguito da un’ombra, e meno questa è incorporata nella vita conscia di un individuo, tanto più è nera e densa».

L’Ombra è ciò che ci rende umani e tridimensionali (si sa che una caratteristica dei fantasmi è di non avere ombra). È ciò che gli occhi della coscienza non vedono, il rimosso, l’inferiorità, il compagno segreto, la felix culpa, il male, l’esperienza che sta all’origine del problema etico e inoltre ciò che in positivo o in negativo proiettiamo sull’altro.

Le letture propongono una panoramica sul tema, rintracciando le diverse sfumature che il concetto di Ombra assume nell’opera di Jung. La riflessione sui testi prenderà corpo grazie a esempi clinici e sogni che aiuteranno a richiamare più vivacemente le diverse qualità che l’esperienza della relazione con l’Ombra può avere.

RICORDI, SOGNI, RIFLESSIONI (I-II)
Letture junghiane a cura del Centro StudiDocenti: Ilaria Datta, Riccardo Rondelli

Jung introduce così la sua autobiografia: «La mia vita è la storia di un’autorealizzazione dell’inconscio».

La vita di Jung è intrecciata con la sua teoria psicologica e insieme formano un percorso esistenziale che si compie e si racconta. “Le mie opere possono essere considerate come stazioni della mia vita, sono l’espressione del mio sviluppo interiore, poiché l’occuparsi dei contenuti dell’inconscio forma l’uomo e determina la sua trasformazione. La mia vita è ciò che ho fatto, il mio percorso spirituale.

Non si può separare l’una cosa dall’altra”. Inoltre, se equazione personale e percorso di individuazione sono lo spettro attraverso il quale Jung consiglia di addentrarci nelle teorie che propone, la sua autobiografia diventa testo cardine dal quale partire. I brani scelti accompagneranno gli allievi nel percorso di lettura e di riflessioni sul libro e sull’autore.

L’IMMAGINE NELLA PRATICA ANALITICA (I-II)
Sandplay Therapy e espressioni creative della psicheDocenti: Rossella Ricci

«L’immagine di un sogno lascia un’impressione piuttosto fugace che presto svanisce, ma quando si fa un disegno allora essa resta nella mente, offrendo ulteriori possibilità associative».

La forma naturale di espressione della psiche privilegia il linguaggio dell’immagine. Sogni e stati emotivi raffigurati nel setting analitico con mezzi espressivi e materiali artistici saranno l’oggetto del laboratorio-seminario.

Per un approccio a queste rappresentazioni del mondo interiore si terrà presente il punto di vista di C.G. Jung sull’immagine, come ponte tra inconscio e coscienza.

MATERIALE CLINICO NEL PRIMO JUNG (I-IV)
Psicopatologia e diagnostica clinicaDocenti: Valeria Trapani

I primi volumi di Jung contengono molti riferimenti clinici: Jung ci parla di pazienti, ci riferisce anamnesi, racconta decorsi clinici e descrive sintomi.

Ma, in linea con le sue istanze di “interessarsi meno alla diagnosi e più all’anima”, di allontanarsi dall’approccio clinico a favore di quello individuativo, ci racconta anche sogni, dei pazienti e propri, ci riporta fatti, aneddoti, sue scelte terapeutiche, scendendo nel dettaglio della concretezza e della praticità della metis terapeutica.

Da questo materiale si cercheranno le connessioni – qui più pratiche che teoriche – con la teoria e la prassi della terapia junghiana.

[6 moduli]

DISTURBI DI PERSONALITÀ. EPIDEMIOLOGIA, PSICOLOGIA E PSICOPATOLOGIA (I-IV)
Psicopatologia e diagnostica clinicaDocenti: Giuseppe Lombardi

Nel primo incontro si valuteranno le ragioni psicosociali dell’incremento di questa realtà psichica nell’ultimo cinquantennio. Nel secondo e nel terzo incontro si valuteranno gli aspetti che si situano tra la psicologia e la psicopatologia del disturbo di personalità.

[6 moduli]

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