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LE IMMAGINI DEL PROFONDO
Docenti: Giulia Valerio

Sempre nel percorso di lettura delle opere di Jung, dal 1926 fino al 1934, il corso si concentra sul rapporto con le immagini del profondo che emergono dalle esperienze di immaginazione attiva e dall’interpretazione dei sogni, dagli studi sull’alchimia e dalle filosofie orientali.

Le ricerche riprendono i temi dei Simboli della trasformazione e dei primi studi, nonché l’esperienza abissale del Libro Rosso, facendo da ponte con il periodo della piena maturità del pensiero e della clinica di Jung.

[6 moduli]

FONDAMENTI DI PSICOLOGIA ANALITICA
Docenti: Daniele Ribola

Il corso intende percorrere a grandi linee la vita e l’opera di C.G. Jung. Dagli esperimenti di associazione alla teoria dei complessi, dalla relazione con Freud alla separazione e alla pubblicazione di Simboli della trasformazione, dalla tipologia all’energetica, saranno discussi alcuni concetti fondamentali del pensiero junghiano: libido, simbolo, archetipo, inconscio collettivo, proiezione, ecc.

Saranno delineate alcune figure tipiche della psiche come Persona, Ombra, Anima, Animus, Sé. Si daranno indicazioni sull’ultimo Jung, quello dell’alchimia e dell’ultima concezione di archetipo, che coinvolge le scoperte della fisica quantistica.

[8 moduli]

LA DINAMICA DELL’ARCHETIPO DEL SÉ IN AION
Docenti: Robert M. Mercurio

Dal 1946 in poi Jung entra in una fase particolarmente ricca e produttiva della sua vita. In una sua lettera afferma di voler esprimere liberamente ciò che egli chiama il suo “sapere segreto” e affronta una serie di argomenti delicati e difficili come il problema del male e il rapporto tra la figura del Cristo e la totalità psichica.

Aion è una parte importante di questo progetto in cui la fenomenologia dinamica e fluida degli archetipi, e in particolare del Sé, viene esaminata e sviluppata alla luce delle varie simbolizzazioni alchemiche, gnostiche e cristiane che sono emerse nei secoli.

[6 moduli]

MIA MADRE, DI G. BATAILLE

Si propone una lettura in comune e un’interpretazione del romanzo Mia madre (Editore Gremese, 1981) di Georges Bataille in cui si descrivono gli amori di Pietro, la sua uscita dall’adolescenza, in una cornice che parte dalla morte del padre, la presa di coscienza della realtà di sua madre, in verità prostituta e lesbica, promotrice dell’iniziazione sessuale del figlio.

È evidentemente una storia psicanalitica legata all’analisi di Bataille che attraversa con metafore molto complesse il tema dell’eros, dell’incesto, del sadomasochismo, la relazione tra morte e amore. Oltre alla cornice psicanalitica è anche rintracciabile l’idea di sacrificio, di perdita di sé, di annientamento dello stesso soggetto, quale viene elaborata nel pensiero filosofico di Bataille legato a Nietzsche e al tema dionisiaco.

[3 moduli]

MIA MADRE, DI G. BATAILLE – CASI CLINICI

 Discussione su casi clinici inerenti al corso.

[3 moduli]

LE FIABE INTERPRETATE
Letture junghiane cura del Centro StudiDocenti: Laura Becatti, Paola Cesati

Secondo Jung nelle fiabe è possibile studiare l’anatomia  comparata della psiche collettiva.

Leggendo i saggi di M. L. von Franz sulle fiabe, è possibile fare esperienza diretta della vitalità degli archetipi e contemporaneamente acquisire una molteplicità di chiavi d’accesso  al mondo immaginativo e alle produzioni dell’inconscio.

[4 moduli]

ADATTAMENTO, INDIVIDUALITÀ E PSICHE COLLETTIVA
Letture junghiane a cura del Centro StudiDocenti: Ilaria Datta, Riccardo Rondelli

La psiche personale sta all’inconscio collettivo come la Persona sta alla società, scrive Jung nel 1916.

L’individuo è un essere sociale che ha naturalmente bisogno di adattarsi al contesto sociale in cui vive. Allo stesso modo le aspirazioni dell’Io non possono prescindere, se non a prezzo di una nevrosi, dalle funzioni o dalle tendenze dell’inconscio collettivo.

Adattamento al mondo esterno e adattamento al mondo interno sono presupposti del percorso individuativo, quel processo che ha come meta lo sviluppo della personalità individuale, in continua interazione e scambio con la psiche collettiva.

“L’individuo si trova in certo qual modo in mezzo tra la parte conscia e la parte inconscia della psiche collettiva”. In questa architettura, nella parte conscia può essere situata la Persona, “una formazione di compromesso tra realtà e individuo”, che assolve alla funzione di adattamento dell’individuo al mondo sociale. Nell’inconscio, tra inconscio individuale e inconscio collettivo, esiste una formazione di compromesso che Jung chiama Anima per l’uomo e Animus per la donna.

[4 moduli]

ALBERTO GIACOMETTI: LO SGUARDO SULLA MADRE
Arte e psicheDocenti: Daniele Ribola

Talvolta la biografia dei grandi artisti contraddice le consuete regole della psicologia e ci offre, più che esempi di resilienza, veri e propri fenomeni autopoietici della psiche, che ci potrebbero mostrare un lato ancora poco conosciuto ed esplorato delle nostre risorse interiori.

Come significativo esempio verrà illustrata la vita e l’opera di uno dei maggiori artisti del ‘900, Alberto Giacometti, che ci ha lasciato molte testimonianze dirette e ha parlato con grande intelligenza di sé e del suo percorso artistico.

[3 moduli]

JUNG PSICHIATRA
Docenti: Valeria Trapani

Se l’evoluzione del pensiero di Jung rapidamente evolve verso una concezione di matrice psicodinamica, che considera cioè fondanti nel funzionamento psichico energie non consce, gli esordi della sua carriera sono segnati dal tentativo empirico di “dimostrare” scientificamente la connessione tra i sintomi psichiatrici e l'”organo” psiche.

Immerso nel fertile contesto psichiatrico dell’epoca Jung ne rappresenta lo spirito innovativo ed empirico.

Ed è su queste posizioni, su queste premesse che si fonda la teoria junghiana dei complessi prima e dell’individuazione poi. Tornando a queste premesse, partendo dall’analisi degli scritti di Jung, si cercherà di ricostruire i primi passi della teoria junghiana.

[6 moduli]

DEPRESSIONI: DALLA NOSOGRAFIA ALLE RADICI ARCHETIPICHE
Docenti: Giuseppe Lombardi

Il corso si focalizzerà sui seguenti punti: discussione nosografica, clinica, psicodinamica, per concludersi su un’analisi delle radici archetipiche del disturbo depressivo.

[6 moduli]

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