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IL CERVO E I SUOI SIMBOLI
IL BESTIARIO DELL’ANIMADocenti: Daniele Ribola

Non siamo noi a «spiegare» la simbologia del cervo, ma è il cervo a parlare, a suggerire chi è e cosa vuole. Si vedrà come, nelle leggende, nei miti, nei sogni, è sempre il cervo che si fa avanti e ci contatta, ci interpella, ci ferma, ci guida o fugge da noi, portando chi lo insegue in luoghi sconosciuti. Afflitto addirittura, suo malgrado, da una sorta di eccedenza simbolica, il cervo è l’animale delle origini, dell’inizio, del limite fra essere e non essere. 

[I-IV anno | 3 moduli]

SULLA REGRESSIONE
PSICOLOGIA GENERALEDocenti: Michele Oldani

Insieme alla progressione, la regressione va a costituire la coppia di opposti che indica il tipo di trasformazione della libido. Lo sguardo di Jung è rivolto principalmente verso l’orientamento dell’energia e rivela conseguentemente un atteggiamento diverso rispetto a quello di Freud per il quale la regressione è quasi sempre fenomeno negativo. Senza negare i pericoli che rappresenta nel momento in cui si ponga come stazionamento prolungato e improduttivo, Jung individua nella regressione una potenzialità positiva, quindi momento psichico da sostenere in terapia. 

[I-II anno | 6 moduli]

SULLE ETA’ DELLA VITA E SU COME SONO CAMBIATE
PSICOLOGIA GENERALEDocenti: Michele Oldani

In uno scritto del 1930 Jung affronta un tema che lui stesso de-finisce assai complesso e che consiste nel tentativo di descri-vere il quadro di un’intera vita psichica, dalla culla alla tomba. Individua quattro fasi essenziali del processo di trasformazio-ne psichica legato alle età, una prima che va dalla nascita alla pubertà, una che si spinge sino alla metà della vita, una terza che prende avvio dalla crisi dei quarant’anni e l’ultima che si colloca nell’area della vecchiaia. Ogni fase presenta comples-sità e finalità specifiche di cui ogni terapia deve tenere conto. Il corso, oltre ad offrire uno sguardo sullo scritto, intende interrogarsi su quanto i profondi cambiamenti sociali avvenuti nell’ultimo secolo abbiano modificato la percezione delle età della vita imponendoci una rideterminazione delle finalità psi-chiche delle stesse.

[I-IV ANNO | 6 moduli]

TIPOLOGIA E ASPETTI CREATIVI
ARTE E PSICHEDocenti: Rossella Ricci

Il corso si pone come finalità l’approfondimento di alcune delle ricerche più significative sui tipi psicologici, a partire dalla formulazione di C.G. Jung e delle considerazioni di M.-L. von Franz. La tipologia può mettere in evidenza come le differenze tra gli individui arricchiscano e/o complichino la relazione analitica. Possiamo osservare come la tipologia si presenti nei sogni o nelle dinamiche energetiche-complessuali. Per il lavoro analitico la tipologia è una sorta di mappa che aiuta a muoversi tra i diversi campi relazionali, primo tra tutti quello ARTE E PSICHE che viene a crearsi tra terapeuta e paziente, coinvolgendo gli aspetti consci ed inconsci di entrambi. Conoscere la propria equazione personale è un compito etico e creativo. Verranno approfonditi i diversi atteggiamenti e le dinamiche creative intrapersonali ed interpersonali, trattando alcune nozioni come “coscienza” ed “inconscio”; “soggetto” e “oggetto”, “introversione” ed “estroversione”, “empatia” ed “astrazione”. 

[I-IV anno | 4 moduli]

IL CLUSTER OSSESSIVO
PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA CLINICADocenti: Valeria Trapani

Storia, fenomenologia, teorie eziopatogenetiche, psicodinamica, clinica, categorie diagnostiche, terapia del vasto e complesso universo del quadro ossessivo, dalle sue “normali” espressioni, al tratto, alla nevrosi fino ai disturbi di personalità. 

[III-IV anno | 4 moduli]

ALCOOLOGIA E DIPENDENZE 
PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA CLINICADocenti: Giuseppe Lombardi

Si faranno considerazioni generali sulla psicologia dell’uso di alcol nella cultura occidentale prendendo in considerazione le radici mitiche di tale uso. Si esamineranno poi gli aspetti complessuali, in particolare la correl-zione fra emergenza pulsionale e uso di alcol. Infine si tratteranno i disturbi legati all’uso di alcol secondo la nosografia tradizionale che distingue tra alcolismo cronico semplice e psicosi alcolica. 

[I-IV anno | 6 moduli]

BAMBINI, FAMIGLIA E SCUOLA
Docenti: Michele Oldani

Famiglia e scuola sono strutture necessarie per la crescita psicologica del bambino e dell’adolescente. Il loro operato si interseca con gli elementi costitutivi della personalità dei ragazzi, tendendo a sovrapporsi ad essi o a integrarli creativamente. Il necessario rapporto tra il terapeuta e tali strutture arricchisce e condiziona contemporaneamente il suo lavoro creando a volte situazioni di disagio e interrogativi sulle modalità , sui tempi e sulle forme dell’interazione. I due moduli concentreranno la loro attenzione su queste dinamiche.

[I-IV anno | 1 moduli]

ADOLESCENTI, FAMIGLIA E SCUOLA
Docenti: Michele Oldani

Famiglia e scuola sono strutture necessarie per la crescita psicologica del bambino e dell’adolescente. Il loro operato si interseca con gli elementi costitutivi della personalità dei ragazzi, tendendo a sovrapporsi ad essi o a integrarli creativamente. Il necessario rapporto tra il terapeuta e tali strutture arricchisce e condiziona contemporaneamente il suo lavoro creando a volte situazioni di disagio e interrogativi sulle modalità , sui tempi e sulle forme dell’interazione. I due moduli concentreranno la loro attenzione su queste dinamiche.

[I-IV anno | 1 moduli]

TRAUMI PRECOCI ED EVENTI DISSOCIATIVI
PSICOLOGIA DELL’ETÀ EVOLUTIVADocenti: Magda Di Renzo

L’ampliamento del concetto di trauma consente di leggere le disarmonie e le mancate sintonizzazioni che si verificano fin dai primi giorni di vita nella diade madre-bambino e favorisce una lettura più completa dei disagi che si manifestano lungo l’arco dello sviluppo. L’attenzione agli stati dissociativi della psiche, interpretabili come difese-risorse e non solo come manifestazioni psicopatologiche, consente un approccio terapeutico più rispettoso dell’individualità del bambino. Per lavorare in dimensioni dissociative e post-traumatiche è ne-cessario che il terapeuta sappia gestire strumenti di comunicazione non-verbale per favorire le integrazioni possibili, per consentire la condivisione delle esperienze e per poter accedere, grazie a queste, a una dimensione simbolica. 

[I-IV anno | 3 moduli]

I SOGNI IN ETA’ EVOLUTIVA
PSICOLOGIA DELL’ETÀ EVOLUTIVA Docenti: Magda Di Renzo

L’interpretazione dei sogni in età evolutiva richiede una particolare cautela. Il bambino, infatti, dice Jung, è sempre più prossimo all’inconscio collettivo e quindi alcuni elementi regressivi non vanno considerati come necessariamente problematici. Il bambino, inoltre, ha difficoltà a produrre associazioni sui propri sogni e spesso il disegno del sogno può aiutare a dar forma a contenuti altrimenti inesprimibili. Partendo dal Se-minario di Jung I Sogni dei bambini (Kindertäume) verranno presentate le linee interpretative e le possibilità di amplifica-zioni anche attraverso casi clinici.

[I-IV anno | 3 moduli]

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